INTERVENTO DI GIOVANNA CASTAGNA

PRESIDENTE CRU UNIPOL – SICILIA

Il legame tra il mondo assicurativo nella sua interezza e le imprese, al di là della loro specificità produttiva, è certamente indispensabile e declinabile in varie forme a seconda della peculiarità aziendale e troppo spesso dell’ubicazione territoriale delle stesse. Credo pertanto che in prima analisi dovrebbe essere in qualche modo equilibrato il rapporto territoriale tra costo e rischio, occorre cioè creare le condizioni affinché le disparità di opportunità siano ridotte al minimo: questo dal canto suo produce come effetto immediato opportunità di ampliamento per il gruppo, ampliamento non solo in termini numerici ma anche possibilmente in tipologie di servizi offerti.

Nel settore agricolo, ma lo stesso in forme diverse vale per altri settori, occorre certamente definire il ruolo delle assicurazioni, da un lato rispetto alle imprese e dall’altro rispetto al mondo amministrativo: se è vero come è vero che l’impresa deve sempre affidare la propria credibilità finanziaria al mondo assicurativo è anche vero che l’amministrazione deve tutelarsi rispetto alle imprese attraverso il mondo assicurativo; pertanto occorrerebbe regolare in modo meno arbitrario questo rapporto affinché non vengano meno tutele e servizi e allo stesso tempo l’impresa non sia costretta a sottostare alle speculazioni di turno o, ancora peggio, non sia costretta ad affidarsi a poco credibili agenzie delle quali poco o nulla conosce e che spesso non risultano essere efficienti e puntuali.

Per quei comparti per i quali le amministrazioni non offrono sostegno in quanto potenzialmente tutelati dai gruppi assicurativi occorre studiare pacchetti specifici, con preventiva collaborazione progettuale tra gruppo assicurativo e organismo amministrativo, al fine di favorire la diffusione di servizi che seppure non obbligatori ma complementari, si rivelano indispensabili strumenti per le imprese, a volte di vitale importanza e al tempo stesso, laddove si riescono ad individuare le condizioni, favorire un dialogo col mondo amministrativo che ambisca ad un reale processo di crescita per le imprese e, va da se, uno sviluppo economico che inevitabilmente si ripercuote su ogni ambito.

Queste sono alcune opportunità da poter cogliere e mettere a frutto e sono opportunità bidirezionali, sono cioè opportunità a cui le aziende tendono ed opportunità che il gruppo potrebbe e dovrebbe cogliere per una più completa linea di servizi offerti alle aziende, essendo oltretutto uno dei pochi gruppi che

può vantare solidità, storicità e tradizione mutualistica consolidata, oltre ad una linea pressoché completa di servizi assicurativi e finanziari.
All’interno di queste e altre possibili azioni si colloca e rafforza il ruolo dei CRU, che per composizione sono deputati alla rappresentanza degli interessi delle imprese anche con funzioni di mediazione con le istituzioni e in tale contesto si rivelano portatori di interessi che possono in questa direzione rivelarsi opportunità di crescita e sviluppo sostenibile e, credo di poter affermare con certezza, più che auspicabile. Un progetto complessivo e ramificato, declinato poi sulle singole realtà territoriali, risulta possibile e percorribile, un progetto che già da oggi pone le basi di una nuova visione e funzione dei CRU.