Creare la prima destinazione turistica accessibile, interculturale ed interreligiosa del Mediterraneo e della Magna Grecia, che possa essere di riferimento come offerta turistica di prossimità e complementare all’offerta di Matera Capitale della Cultura Europea 2019.

Questo è l’obiettivo del progetto presentato dal partenariato (composto tra gli altri dal comune capofila Trebisacce, da altri 18 comuni della zona dell’Alto Ionio e, attraverso le organizzazione socie, dal CRU Unipol che assieme a SCS Consulting hanno contribuito alla creazione e alla crescita)  che ha ottenuto recentemente il finanziamento di € 300.000, classificandosi al secondo posto tra tutti i progetti presentati al bando “Magna Grecia” del Mibact.

La strategia delineata intende definire un sistema di offerta culturale e turistica locale che sarà il primo, nel contesto internazionale, ad utilizzare l’accessibilità universale, il dialogo interreligioso e l’interculturalità per orientare l’approccio progettuale e materiale nella costruzione dei prodotti turistico-culturali (itinerari) e dei suoi servizi. Il progetto si propone altresì di fare leva sulle componenti immateriali dell’attrattività, derivanti sia da significati religiosi e storico-culturali sia da elementi legati alla sfera dell’emozionalità, partendo dagli “attrattori” materiali ed immateriali del territorio. Dal punto di vista culturale e dell’integrazione di comunità, gli itinerari si costruiranno attraverso grandi laboratori formati da enti, cittadini, imprese ed in generale da tutti quei soggetti che possono contribuire all’offerta turistica del territorio.
Beni artistici, archeologici, ambientali, paesaggistici, etnoantropologici, enogastronomici; luoghi di fede; fatti e personaggi storico-letterari; siti ed aspetti connessi all’identità locale; produzioni ed eventi saranno connessi, per consentirne una fruizione comoda e gradevole per chiunque, attraverso “itinerari” tesi a collegare aree, punti, percorsi che possano integrare valenze religiose, culturali ed ambientali. Si attuerà un modello di costruzione sperimentale, partecipato e consapevole che ponga in primo piano l’unicità dell’area, metta a sistema le risorse culturali, territoriali, umane e sociali e ne rafforzi accessibilità ed accoglienza, valorizzandone e comunicando proprio le potenzialità offerte dalle tre caratteristiche principali e cioè: accessibilità universale, interreligiosità ed interculturalità rappresentandone i vantaggi in termini di economia dei territori ed economia della bellezza.

CRU Unipol è già al lavoro per affiancare i comuni promotori del progetto, la Cooperativa che lo ha redatto (Officina delle Idee) e le organizzazioni socie di CRU nella definizione del percorso di realizzazione delle opere immateriali e materiali previste.