Il 18 febbraio a Torino si svolgerà il convegno dal titolo Promuovere la cultura della Prevenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro  organizzato da Unisind in collaborazione con Unipol-Sai, CGIL, CISL, UIL e CRU Unipol

 

Abbiamo incontrato Franco Pellino AD di Unisind.
FRANCO_PELLINO

 

 Ci racconta come è nata UNISIND?
Unisind è un progetto nato nel 2008 da 18  agenzie del gruppo Unipol della provincia di Torino e dalle delegazioni di CGIL, CISL e UIL provinciali. Sentivamo l’esigenza di individuare delle nuove modalità per la gestione delle convenzioni assicurative.
Nel 2009 è stata creata la società di cui sono stato nominato Amministratore Delegato. In consiglio di amministrazione siedono i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL provinciali e due agenti Unipol-SAI della provincia di Torino. Le agenzie Unipol hanno il 49%, CGIL, CISL, UIL si dividono il restante 51% paritariamente.
Nel tempo hanno aderito al progetto Unisind altre agenzie provenienti da gruppi acquisiti da Unipol Assicurazioni e oggi sono complessivamente 39.

 

Qual’è la “mission” di Unisind?
 L’obiettivo di Unisind è quello di offrire ai lavoratori dipendenti dei prodotti assicurativi vantaggiosi attuando il principio di circolarità della clientela tra le agenzie e supportando la vendita con personale formato. Gestendo i rapporti con il sindacato non sporadicamente ma in modo costante e continuo, si riescono a creare dei legami duraturi e delle connessioni dirette con il territorio. Questo ci permette infatti di dialogare con la base e con i rappresentanti sindacali offrendo strumenti assicurativi a costi ragionevoli che vanno in contro alle reali esigenze delle persone.

 

Quella di Unisind viene considerata una “best practice” ed è un’esperienza unica nel panorama italiano. Pensa che sia replicabile in altre provincie?
 Sì, è assolutamente un’esperienza replicabile in altre realtà, purché ci siano determinate condizioni. Prima di tutto una forte coesione (quasi un’amicizia) tra gli agenti.  È infatti indispensabile riuscire a creare un clima di totale collaborazione. E poi voglia di investire denaro e forza lavoro. I costi del progetto sono difatti a carico degli agenti. Qui a Torino però i risultati oggi ci premiano e abbiamo emesso dal 2009 quai 38.000 contratti in convenzione Unisind.

 

Quali sono altri fattori che hanno determinato il successo di questa esperienza? 
Il grande supporto di Unipol-Sai che ci permette di offrire condizioni effettivamente molto vantaggiose. Inoltre il sindacato ha superato il vincolo dell’esclusività dell’iscrizione sindacale. Quando entriamo in contatto con un rappresentante sindacale estendiamo la convenzione a tutti i dipendenti anche se non iscritti al sindacato e ai loro familiari conviventi. Questo ci ha permesso di ampliare moltissimo il numero di clienti potenziali.

Il 18 Febbraio prossimo avete organizzato un incontro dal titolo “Promuovere la cultura della Prevenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro” . Perché avete scelto questo tema?
Nel 2016 vorremmo proporre un ciclo di incontri con tematiche relative al lavoro dipendente. Siamo partiti dalla sicurezza perché noi offriamo dei prodotti assicurativi che tutelano il patrimonio del lavoratore ma la migliore tutela della salute è la sicurezza sul lavoro.

Cosa si può fare per aumentare la sicurezza sul lavoro?
Il 18 ne parleremo in maniera approfondita con diversi esperti. Personalmente penso che sia importante puntare, anche con l’aiuto dei sindacati, sulla prevenzione e soprattutto sulla formazione, sia degli imprenditori che dei lavoratori.  È solo attraverso la formazione che si ottiene la consapevolezza del rischio.