LE SOCIETÀ PARTECIPATE

AP1Cap holding spa

Gestisce impianti e infrastrutture di cui è proprietario o che ha in concessione, per l’erogazione del servizio idrico integrato e del servizio di depurazione e di fognatura

 

AP2ACS srl in liquidazione

Gestiva prima della liquidazione diversi servizi per conto del Comune: farmacie comunali, trasporti pubblici, San DonatoM.ese, immobili residenziali, mense comunali, manutenzione immobili comunali, sgombero neve, riscossione delle imposte, igiene ambientale, eventi, manifestazioni e spazi pubblicitari.

 

Ap3ASSEMI Azienda Sociale Sud Est Milano

Gestisce in forma associata servizi, interventi e prestazioni sociali posti a gestione del Distretto Sociale Sud Est Milano.

 

AP4Rocca Brivio Sforza srl

È proprietario del complesso monumentale Rocca Brivio e svolge attività di salvaguardia e valorizzazione del complesso e dei beni ambientali, storici, artistici e turistico culturali del Sud Milanese in generale e, in particolare, del Parco Agricolo Sud Milano.

 

AP5

AFOL Sud Milano (azienda speciale consortile)

Promuove l’esercizio del diritto al lavoro tramite l’erogazione di servizi e attività di orientamento, formazione e accompagnamento all’inserimento e mantenimento del lavoro per la Provincia di Milano e i 27 Comuni del Sud Milano aderenti.


Focus su ACS

 

La situazione ereditata
2 milioni la perdita di ACS al momento in cui si è insediata l’Amministrazione, destinati a salire a 3 milioni a fine 2012
34 dipendenti di ACS alla data della messa in liquidazione

 

Il lavoro dell’Amministrazione
1,54 milioni di euro trasferiti dal Comune per la chiusura dei debiti
25% il risparmio sui debiti nei confronti dei maggiori fornitori, pari a 789 mila euro a cui vanno aggiunte sopravvenienze attive sui debiti per 330 mila euro
0 dipendenti licenziati
Tutti i servizi, ad eccezione delle farmacie rientrati in Comune
Recuperati 11 immobili ERP di proprietà ACS che tornano a patrimonio del Comune a destinazione sociale
Salvate le 4 farmacie comunali

 

Le prospettive
Gestione delle farmacie comunali e rilancio delle attività con ampliamento dei loro servizi

ACS, ex fiore all’occhiello di San Donato, è stata ricevuta in eredità in condizioni di dissesto finanziario e nessuna reale prospettiva di rilancio. Questo il risultato di gravi diseconomie interne quali, ad esempio, un costo del personale molto più elevato di quello del Comune, di scelte politiche sbagliate, come il passaggio a srl nel 2008 senza adeguati controlli, di politiche di gestione antieconomiche, quale l’affidamento in gestione diretta dell’onerosissimo centro Sportivo di via Caviaga, nonché di gravissime mancanze a livello gestionale, prima fra tutti la tardiva e inefficace azione di recupero degli ingenti crediti vantati da ACS. Al termine di un’accurata analisi dei conti aziendali, l’Amministrazione ha deciso di non sottoscrivere il bilancio 2011, chiedendo e ottenendo le dimissioni dell’Amministratore Unico. La messa in liquidazione è stata l’unica soluzione percorribile per evitare la dichiarazione di fallimento di ACS ed ha consentito di:  appianare i debiti senza compromettere l’equilibrio finanziario del Comune;  continuare a garantire la qualità dei servizi, riportando in Comune la gestione dei servizi e mettendo in sicurezza le farmacie comunali. Il tutto con la massima attenzione ai lavoratori dell’azienda. Il percorso di dismissione dei servizi è ormai alla battute finali: alcuni sono stati ripresi in gestione diretta dal Comune, altri sono stati affidati a terzi tramite bandi di gara. ACS mantiene ad oggi esclusivamente la gestione delle farmacie comunali. Per quanto riguarda la forte esposizione debitoria, è stato raggiunto un accordo con i creditori – inserito nel piano di ristrutturazione omologato dal Tribunale – che hanno accettato di ridurre i loro crediti del 25%. Dei 13 dipendenti “a rischio” al momento della messa in liquidazione, 12 sono stati accompagnati verso nuovi impieghi o hanno volontariamente intrapreso altre attività. Ad oggi, nessun dipendente è stato licenziato.